L’ambiente che ci circonda è un serbatoio naturale di microrganismi che nascono vivono e si moltiplicano in base alle caratteristiche chimico fisiche del sito dove si trovano.

L’acqua è un “sito” naturale di sviluppo batterico dove i batteri trovano condizioni favorevoli allo sviluppo grazie alla possibilità di reperire cibo e di sfruttare facilmente i normali processi osmotici favoriti dall’acqua stessa.

L’acqua fornita dagli acquedotti deve essere batteriologicamente ineccepibile, ma dalla produzione all’utente finale, percorre lunghissime tubazioni nelle quali può subire un inquinamento.

Le condizioni ottimali di pH, temperatura e materiali di cui sono costituite le condotte possono dar luogo alla formazione di biofilm che supporta e favorisce lo sviluppo di numerosi microrganismi.

E’ frequente assistere a fenomeni di “acqua rossa” causata da corrosioni della rete idrica spesso favorite dalla presenza di ferrobatteri e solfobatteri.

Persino nelle reti di distribuzione dell’acqua calda sanitaria di ospedali, abitazioni, alberghi ed ambienti collettivi in genere è possibile rilevare sviluppi batterici ed in particolare la presenza della temibile Legionella Pnumophila che può causare “Legionellosi”, patologia ad elevato tasso di mortalità, in particolare in soggetti a rischio quali anziani o pazienti di ospedali che presentano una riduzione delle normali difese immunitarie.

La contaminazione da Legionella Pneumophila avviene tramite inalazione di aerosol contenente colonie del batterio, pertanto divengono potenzialmente pericolose docce, fontane, impianti di umidificazioni e distributori di acqua sanitaria in genere.

Al fine di scongiurare il rischio di infezione, oltre ad effettuare controlli periodici ed i normali accorgimenti impiantistici atti a ridurre al massimo la possibilità di contaminazione, risulta fondamentale eseguire una corretta disinfezione dell’acqua e della rete di distribuzione.